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Milano, tra arte e stile: l’eredità di Arnaldo Pomodoro e Giorgio Armani

Milano è una città che sa trasformare il lavoro in arte, l’idea in forma, la visione in eredità.

 

Tra le innumerevoli figure che hanno contribuito a definirne l’identità culturale ci sono certamente Arnaldo Pomodoro e Giorgio Armani, due maestri diversi per linguaggio, ma uniti da un tratto comune: la capacità di rendere Milano riconoscibile nel mondo come capitale della creatività.

 

Entrambi sono recentemente scomparsi, lasciando dietro di sé non solo opere, ma luoghi e pensieri che continuano a parlarci.

A loro dedichiamo questo approfondimento: un omaggio che diventa anche invito a scoprirli di persona, attraverso tre luoghi e visite guidate che raccontano quanto Milano debba a questi due protagonisti.

Arnaldo Pomodoro: l’artista che ha dato forma alla materia

Scultore di fama internazionale, Arnaldo Pomodoro ha saputo portare la materia oltre il suo limite, rendendola linguaggio.

 

Le sue superfici spezzate, le sfere e i rilievi che punteggiano piazze e musei di tutto il mondo sono diventati parte dell’immaginario urbano.

 

A Milano, Pomodoro ci lascia una delle sue opere più personali: il Labirinto, un ambiente sotterraneo visibile negli spazi del quartier generale di Fendi a Milano, in via Solari 35.

 

È un percorso costruito in oltre quindici anni di lavoro, che raccoglie frammenti di tutta la sua ricerca: simboli antichi, incisioni, passaggi che evocano il viaggio dell’uomo nella conoscenza.

 

Il Labirinto è insieme scultura, spazio e racconto, un’eredità d’artista che Milano può custodire come propria.

Con Gibart potrai esplorare questo luogo attraverso una visita guidata privata che aiuta a leggere il linguaggio di Pomodoro, fatto di segni e silenzi, ma anche di grande forza poetica.

Giorgio Armani: la misura, la luce e il legame con Milano

Se Pomodoro ha dato forma al metallo, Armani ha dato forma allo stile.

 

Nel corso di cinquant’anni, ha costruito un linguaggio riconoscibile nel mondo, basato su misura, sobrietà e attenzione ai dettagli.

 

Milano è sempre stata il suo punto di riferimento: la città in cui ha scelto di vivere, lavorare e restituire, attraverso spazi e progetti, ciò che la città stessa gli aveva dato.

 

Oggi questo legame rivive in due mostre complementari.

Alla Pinacoteca di Brera, con “Giorgio Armani. Milano, per amore”, più di cento abiti dialogano con i capolavori del museo: un incontro tra moda e arte, che celebra l’ingegno umano e la dimensione creativa.

 

Un’immersione nella bellezza che si fa materia, che sia stoffa, tela o pigmento.

 

All’Armani/Silos, invece, la mostra “Armani Privé 2005–2025” racconta vent’anni di alta moda attraverso materiali, tagli e lavorazioni che rivelano il lato più artigianale e concettuale dello stilista.

Si tratta del “Tempio” della moda: come in un tempio infatti siamo portati a rimanere in silenzio, in ammirazione totale delle creazioni che emergono dal buio in tutto il loro splendore, la loro potenza e la loro presenza scenica.

 

Siamo spettatori di una bellissima rappresentazione che si svolge davanti ai nostri occhi e che chiede solo di essere ammirata.


Due mostre diverse quindi, ma unite dallo stesso intento: mostrare che la moda può essere cultura, racconto e visione del tempo in cui viviamo.

GIORGIO ARMANI. MILANO, PER AMORE.
Abbiamo costruito un nostro personale percorso e racconto, cercando di mettere in luce il dialogo tra due linguaggi espressivi che rientrano nella stessa categoria: “Arte”.

La nostra visita è perciò un unicum, frutto del nostro studio e del nostro sentire.

 

ARMANI PRIVE’ 2005-2025.

Vi condurremo nel “Tempio” della moda e presteremo la nostra voce agli abiti che sapranno raccontare storie incredibili. 

Due maestri, una città

Pomodoro e Armani hanno condiviso molto più del successo internazionale.

 

Entrambi hanno creduto in un’idea di Milano concreta, laboriosa, elegante nel pensiero prima ancora che nella forma.

 

Entrambi hanno costruito opere e spazi destinati a restare: il Labirinto come percorso simbolico nella materia, il Silos come luogo vivo di un’estetica che continua a evolversi.

 

Visitarli oggi significa riconoscere nella città non solo un centro economico o creativo, ma una capitale culturale che sa unire arte, design e visione.

COME PARTECIPARE ALLE VISISTE GUIDATE

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Puoi acquistare i tuoi biglietti direttamente sul nostro sito.

 

Ti segnaliamo che per tutte queste visite i posti sono limitati. Prenota ora il tuo posto per assicurarti la partecipazione.

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