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Transitando sull’autostrada A4, Bergamo si impone subito allo sguardo di chi si rivolge in direzione nord, sul profilo dei colli e delle Prealpi. La città è la prima ed arroccata emergenza della pianura, che apre e nel contempo chiude, lo sviluppo delle vallate alpine che si sviluppano alle sue spalle.
Berg-em, casa sul monte, fu prima un centro dei Galli Cenomani, per poi essere romanizzata nel II secolo a. C. Nell’alto medioevo fu uno dei più importanti ducati Longobardi ed attraversò, con tanti capovolgimenti di fronte, la tumultuosa stagione dei liberi comuni. Passò sotto il dominio della dinastia dei Visconti di Milano nel 1332. Un secolo dopo, a partire dal 1428, fu importantissima provincia della Repubblica di Venezia, che molto incise sull’assetto urbano della città. Da ultimo i napoleonici, nel 1797, consegnarono la città all’Austria, per diventare definitivamente italiana negli anni Sessanta dell’Ottocento.
Tradizionalmente Bergamo è suddivisa in Bergamo Alta e Bergamo Bassa. Questa divisione si rafforzò nel XVI secolo con la costruzione delle Mura Venete che conferiscono alla città l’aspetto di una fortezza, con un perimetro di oltre 5 Km, Diverse porte e baluardi permettono la comunicazione fra i due settori della città.
Questo itinerario permette di scoprire la città nella sua completezza attraverso la visita di città Bassa sulle orme di Lorenzo Lotto, e città Alta, con il suo centro urbano unico e inconfondibile.
Mattina sulle tracce del celebre pittore Lorenzo Lotto:
Pausa pranzo libera e pomeriggio in città Alta:
In Bergamo Bassa, snodo importante è il cosiddetto Sentierone, un largo viale alberato, fiancheggiato da portici e lastricato in pietra, che funge da principale asse di congiungimento tra le due parti della città. Percorrendo questa strada un’interessante veduta panoramica sorprende l’osservatore: Bergamo da sotto in su.
Lungo la via si incontra la Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, che ricorda il luogo del martirio del santo protettore della città. Fondata nel VI secolo, conobbe rifacimenti nel Cinquecento e nel Settecento. Al suo interno si conservano preziose tele: Deposizione di Lorenzo Lotto, Natività di Moretto e Assunzione della Vergine di Romanino, tutte eseguite nel XVI secolo.
Inoltrandosi nel centro della Città Bassa, prende avvio un bellissimo itinerario lottesco. Visitando una serie di splendide chiese è possibile ammirare le opere di uno dei pittori più geniali del Cinquecento veneto e lombardo, Lorenzo Lotto.
Il primo di questi luoghi è la Chiesa dei santi Bartolomeo e Stefano, costruita nei primi del Seicento sul luogo di un convento medioevale. All’interno è custodita la Pala Martinengo del 1516, una stupenda Madonna con Bambino e Santi di Lorenzo Lotto, la più grande mai realizzata dal maestro. Nella volta della chiesa si può ammirare la Gloria dell’Ordine Domenicano di Gaspare Diziani, dipinta a metà Settecento.
Lasciato sulla destra il Teatro di Donizetti, che rende omaggio al grande compositore bergamasco, si incontra la Chiesa di Santo Spirito. Chiesa di grande respiro rinascimentale nella sua partitura bicroma, al suo interno è abbellita da opere pittoriche notevoli. Prima fra tutte una Madonna con Bambino tra Santi di Lorenzo Lotto, eseguita nel 1521, poi, a coronamento degli altari laterali preziosi polittici del Bergognone e di Andrea Previtali, entrambi di inizio Cinquecento.
Uscendo si incontrata la suggestiva Via del Pignolo, con le sue quinte di case cinquecentesche, una vera particolarità. Quando la strada inizia a salire verso la Città Alta, si incontra la piccola chiesa di San Bernardino in Pignolo, la quale accoglie come opera unica, ma bellissima, l’omonima Pala dipinta da Lorenzo Lotto nel 1521, raffigurante una Madonna con Bambino e Santi. La tela inonda, con i suoi vibranti colori, il piccolo spazio sacro: una vera sorpresa per gli occhi.
Proseguendo sulla via, la Chiesa di Sant’Alessandro della Croce, si presenta come un prezioso museo d’arte sacra con tele eseguite nel Cinquecento da: Moroni, Palma, Bramantino, Costa, tra cui spicca la Trinità di Lorenzo Lotto conservata in sacrestia, oltre al meraviglioso altare settecentesco di Andrea Fantoni.
Si entra poi in Città Alta da Porta San Giacomo dove si sorprende l’ampio panorama sulla città di Bergamo, sia verso la parte bassa, sia verso la parte alta.
Si prosegue con Piazza delle Scarpe e la sua Funicolare percorrendo poi Via Colleoni, storica via del centro e prosecuzione di Via Gombito, su cui si affacciano locali, negozi, botteghe che, con i loro prodotti e le loro specialità, sanno offrire tutto il sapore della città.
Punto nevralgico della Città Alta, che si sviluppa tra le sue caratteristiche viuzze medievali, è Piazza Vecchia, con la Fontana Contarini, il Palazzo della Ragione, antica e preziosa costruzione del XII secolo e la Torre Civica, detta il Campanone, che tutt’oggi ogni sera alle ore 22, scocca 100 colpi, quelli che in passato annunciavano la chiusura notturna dei portoni delle Mura Venete. Imponente, sul lato opposto al Palazzo della Ragione, il Palazzo Nuovo, grande edificio bianco del XVII secolo, progettato dallo Scamozzi ed oggi ospitante la Biblioteca Angelo Mai.
Sul lato sud di Piazza Vecchia si trovano il Duomo, complessa ma armonica costruzione dei secoli XV-XIX; la Cappella Colleoni dell’architetto Giovanni Antonio Amadeo, assoluto capolavoro del rinascimento lombardo, con i monumenti funebri al condottiero Bartolomeo Colleoni e a sua figlia Medea, la cui volta è affrescata dal Tiepolo; il Battistero eretto da Giovanni da Campione e la Basilica di Santa Maria Maggiore coi suoi bei portali laterali nord e sud, pure di Giovanni da Campione. Quest’ultima chiesa, che appartiene alla comunità civica e non alla Diocesi, reca all’interno i segni architettonici dei diversi periodi che si sono susseguiti. Oggi prevalgono quelli della stagione barocca, con esuberanti decorazioni in marmo e stucchi. Degni di particolare nota sono gli intarsi del coro nel grande presbiterio, raffiguranti scene bibliche e realizzati in legni di vari colori, i cui disegni sono attribuiti a Lorenzo Lotto, ed un imponente confessionale barocco scolpito da Andrea Fantoni. Sulla testata del transetto destro un dipinto di gran pregio, l’Albero della Vita, di ignoto autore giottesco di metà Trecento. La chiesa inoltre ospita la tomba del musicista Gaetano Donizetti.
La visita non include il servizio di trasporto, il ritrovo è fissato direttamente a Bergamo presso la Basilica di S. Alessandro in Colonna, Via S. Alessandro 35.
Segnaliamo che al momento la chiesa di San Bernardino in Pignolo non è visitabile in quanto interessata da restauri.
La visita a Bergamo può essere arricchita per un tour di intera giornata con una o più delle seguenti tappe nella città bassa o in città alta:
7h (intera giornata)
La visita non include il servizio di trasporto, il ritrovo è fissato direttamente a Bergamo, presso la Basilica di S. Alessandro in Colonna, Via S. Alessandro 35.
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