La cripta e la chiesa di San Sepolcro a Milano

A seguito di una lunga e scrupolosa campagna di restauro è nuovamente visitabile la chiesa sotterranea, costruita sul luogo dove un tempo sorgeva il Foro Romano, fulcro della vita sociale, di cui conserva ancora il pregevole pavimento del IV sec.

La Chiesa di San Sepolcro venne così ribattezzata nel 1100, quale ex voto della seconda crociata condotta dal vescovo Anselmo IV da Bovisio e a cui parteciparono molti milanesi. Da allora questo luogo divenne memoria della Terra Santa, tanto da essere eletto da San Carlo Borromeo a sede privilegiata per la sua preghiera personale, definendo la cripta “l’ombelico della città”.

Anche Leonardo da Vinci fu attratto dall’insolita struttura della chiesa, costituita da due edifici sovrapposti. La studiò nei suoi preziosi schizzi e disegni confluiti poi nel Codice Atlantico.

Nel corso della visita guidata riscopriremo le straordinarie vicende storiche che hanno portato alla creazione di questo capolavoro d’arte e fede milanese, arricchito nel corso dei secoli da pregevoli opere: i cinquecenteschi gruppi in terracotta colorata, inseriti nelle due absidi laterali; gli affreschi di Bellosio e le pale d’altare di Nuvolone.

Scendendo in Cripta saremo accolti dalla copia del Santo Sepolcro, opera trecentesca di un maestro campionese, al cui interno, secondo la tradizione, si conserva la terra prelevata dai Crociati a Gerusalemme, insieme ad alcune reliquie. Davanti al sarcofago è posta una statua policroma del Seicento raffigurante il cardinale San Carlo Borromeo in preghiera.